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Sapevi che ci sono stati diversi tentativi di vietare il caffè?

Nel corso della storia, sono stati fatti vari tentativi di proibire il caffè, e questi episodi avrebbero potuto alterare significativamente la bevanda di cui ci affidiamo quotidianamente. Fortunatamente, nessuno di questi divieti ha avuto successo!

Ecco cinque di tali tentativi:

Mecca e l’Islam: Prima che il caffè arrivasse in Europa nel 1511, il Governatore di Mecca, Khair Beg, proibì il caffè a causa delle sue percepite proprietà pericolose e stimolanti. Si pensava che fosse altrettanto intossicante quanto il vino, vietato dal Corano. Nonostante l’opposizione pubblica, il divieto fu annullato dal Sultano d’Egitto, ripristinando la popolarità del caffè a Mecca.

Cattolicesimo: Nel XVI secolo, il caffè fu introdotto in Europa, suscitando preoccupazioni tra il clero per la sua presunta influenza corrotta. Etichettata come ‘bevanda satanica’, furono fatti sforzi per bandirla dalla vita cristiana. Papa Clemente VIII, dopo aver assaggiato la bevanda, la dichiarò deliziosa, la battezzò e ne permise l’accettazione nelle comunità cristiane.

L’Impero Ottomano: L’Impero Ottomano fece ripetuti e brutali tentativi di vietare il caffè, considerandolo una droga piuttosto che una bevanda. I governanti credevano che i caffè diffondessero idee radicali e disordine sociale. Le punizioni includevano percosse e persino essere cuciti in un sacco di pelle e gettati nel Bosforo. Nonostante questi sforzi, il caffè si era già diffuso al di là del controllo dell’impero.

Gli Svedesi: Nel XVIII secolo, la Svezia visse un’impennata nel consumo di caffè, portando il Re Gustavo III a bandire il caffè nel 1746, citando “eccessivo consumo” tra il pubblico. Gustavo condusse un esperimento ‘scientifico’ con gemelli, uno beveva caffè e l’altro tè. Ironicamente, entrambi i gemelli sopravvissero al re, con quello che beveva caffè che visse più a lungo.

Prussia: Federico il Grande di Prussia, appassionato di birra, attribuì il declino del consumo di alcol all’aumento del consumo di caffè alla fine del XVIII secolo. Stabilì un monopolio statale sulle importazioni di caffè e lo restrinse per il popolo comune, aumentando le tasse per tenerlo lontano dalle loro mani. Ironicamente, Federico stesso era noto per gustarsi diverse tazze di caffè ogni mattina nella sua vecchiaia.

Nonostante queste sfide, oggi il caffè è il secondo bene più scambiato a livello globale. A parte quello il caffè è la bevanda più popolare al mondo, con circa due miliardi di tazze consumate ogni giorno.

 

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